martedì 31 marzo 2015

I moti terrestri e le loro conseguenze

Le tre leggi del movimento dei pianeti sono il principale contributo di Johannes Kepler, detto Keplero, all'astronomia e alla meccanica. Keplero le derivò in parte studiando le osservazioni di Tycho BraheIsaac Newton avrebbe più tardi verificato la validità di queste leggi alla luce della teoria della gravitazione universale.
Leggi:
Prima legge :LEGGE DELLE ORBITE
« L'orbita descritta da un pianeta è un'ellisse, di cui il Sole occupa uno dei due fuochi."
La conseguenza di questa legge è che i pianeti non si trovano sempre alla stessa distanza dal Sole.
In particolare esiste un punto dell'orbita, chiamato perielio, in cui il pianeta si trova più vicino al Sole, e un punto detto afelio in cui il pianeta e più lontano dal Sole.

Seconda legge: LEGGE DELLE AREE 

« Il segmento (raggio vettore) che unisce il centro del Sole con il centro del pianeta descrive aree uguali in tempi uguali. »
Questo comporta che i pianeti percorrono le loro orbite a velocità diverse a seconda della loro distanza dal Sole. 

Terza legge: LEGGE DEI PERIODI

« I quadrati dei tempi che i pianeti impiegano a percorrere le loro orbite sono proporzionali ai cubi delle loro distanze medie dal sole »











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